Il 2024 di Avis Magione inizia in modo drammatico: incendiato Teardrop
Un gesto violento, inspiegabile e criminale ha sconvolto la notte di Capodanno a Magione, quando le fiamme hanno avvolto Teardrop; non è rimasto nulla dell’opera progettata dal Maestro Giorgio Lupattelli, realizzata per celebrare i 50 anni di Avis Magione e completamente polverizzata dalle fiamme che hanno consumato anche il basamento in travertino. Il monumento a forma di goccia era stato inaugurato il 17 giugno, al termine di un lungo percorso durato quasi 4 anni, in mezzo a rallentamenti burocratici e operativi, dovuto alla pandemia e non solo. La comunità è stata profondamente scossa da una notizia che ha avuto subito un forte impatto mediatico su stampa, web e televisioni. Il Consiglio Direttivo della sezione ha sporto denuncia alle autorità competenti, che stanno lavorando per individuare i responsabili. Tanti i messaggi di profondo dolore ricevuti, soprattutto da parte dei donatori, legati all’opera per il significato che rappresentava; in molti chiedono una immediata ricostruzione, ma la priorità ora è chiarire l’accaduto e fare giustizia. A riguardo, il Presidente Roberto Taborchi nei post di commento sui Social ha insistito molto sull’omertà che sta travolgendo da tempo il paese, sempre più coinvolto in episodi di teppismo e vandalismo, di cui si parla tanto nei bar ma non in questura, a causa dell’indifferenza di chi vede ma si nasconde dietro un silenzio assordante. Un degrado sociale che stavolta andrà punito in modo esemplare. Chi ha sbagliato non scapperà. Non stavolta.