Roberto: “Fiducia nella Giustizia. Ma ora pensiamo alla cosa più importante: aiutare chi ha bisogno”
Dopo dieci giorni di grande tensione si intravede una luce in fondo al tunnel per i volontari Avis Magione, il cui risveglio la mattina di Capodanno è stato drammaticamente segnato dall’incendio di Teardrop. “Siamo ancora tutti molto scossi da quella che è una delle pagine più tristi nella storia di Avis Magione – commenta il Presidente della sezione Roberto Taborchi – anche se la notizia dell’identificazione dei presunti responsabili da parte delle forze dell’ordine ci ha ridato vigore, dopo un inizio 2024 davvero difficile. Abbiamo grande fiducia nell’iter giudiziario, durante il quale speriamo di ricevere una spiegazione da parte dei responsabili per quanto accaduto. Vogliamo ringraziare di cuore chi in questi giorni si è adoperato per venire a capo di una matassa intricatissima, e chi ci ha espresso con sincerità la propria vicinanza. Grazie in primis alle forze dell’ordine di Polizia Municipale e Carabinieri del Comune di Magione, che hanno fatto in pochissimo tempo un lavoro straordinario. Grazie a donatori, cittadini e avisini che ci hanno espresso la loro solidarietà con telefonate e messaggi davvero significativi, arrivati da tutta Italia. A livello personale, visto che nei giorni più concitati ho dovuto seguire la vicenda a distanza trovandomi fuori regione, ci tengo a ringraziare tutto il Consiglio Direttivo ed in particolare i Vicepresidenti Giulia Contini e Francesco Lasagna, che la mattina di Capodanno si sono recati a sporgere denuncia. Ci sono voluti quasi quattro anni per vedere il nostro progetto realizzarsi, dal 2019 fino al 17 giugno 2023, quando siamo finalmente riusciti ad inaugurarlo con una giornata indimenticabile, culminata con il concerto di Daniele Groff al Teatro Mengoni; grazie alla collaborazione del Comune di Magione ed al supporto del Maestro Giorgio Lupattelli ci impegneremo per ridargli vita al più presto. Ma ora, in attesa che la Giustizia faccia il suo corso, la nostra priorità torna ad essere quella che ci contraddistingue da quasi 53 anni: fare del bene a chi ne ha più bisogno, promuovendo il dono di sangue e plasma soprattutto verso i più giovani. È questo lo spirito di Avis e di quasi un milione e mezzo di donatori italiani che si impegnano ogni giorno per difendere questi valori”.